lunedì 16 novembre 2009

Berlusconi Vs. Berlusconi #1 Il ricatto

Voglio inaugurare oggi una rubrica su questo blog, Berlusconi Vs. Berlusconi. Immagino abbiate già capito di cosa si tratterà ma lasciatemelo spiegare brevemente. Il peggior nemico di Berlusconi è Berlusconi. Non c'è nessuno più pericoloso di Berlusconi per Berlusconi. Il vecchio Indro Montanelli se n'era accorto parecchio tempo fa... ma non aveva purtroppo considerato un "piccolo" dettaglio... il suo potere mediatico... controlla manu militari le maggiori sorgenti di informazione del paese e tiene sotto scacco (vedi le querele ai vari giornali e a tutte le voci fuori dal coro) anche quei pochi media, peraltro con audience limitata, che non gli sono amici.
Ma la rete può esserci d'aiuto. Aiuto che si materializza sotto forma di memoria storica. Con youtube, con la rete, possiamo cercare di supplire alla disastrosa mancanza di memoria dell'italiano medio. E possiamo riascoltare all'infinito le voci dei protagonisti. Niente mediazioni. Informazione orizzontale.
Ed è per questo che voglio fare questa rubrica.
Per non dimenticare mai cosa pensa Berlusconi di Berlusconi, facendo parlare (quasi) solo lui.
Oggi parleremo di come Berlusconi sia mondo da ogni ricatto... e di come lui ha sempre denunciato i tentativi di ricatto che ha subito.

In questo primo video il nostro amato timoniere ci conferma che lui non è ricattabile e non ha scheletri nell'armadio...



In quest'altro video conferma che lui ha sempre denunciato le richieste ricattatorie spinto anche, com'è giusto che sia, dai suoi avvocati.
Bravo Silvio.



Ma sentiamo Berlusconi cosa ne pensa... in questa telefonata chiede all'amato Saccà di far lavorare una attrice, tale Antonella Troise, che minacciava di fare rivelazioni scottanti su di lui. Se non sbaglio, qui si configura il reato di ricatto (se non mi fai lavorare io faccio un casino e ti rovino). E non si registra nessuna denuncia da parte degli avvocati dell'eminentissimo.



Qui il nostro si spinge oltre... ed è pure pronto a pagare un tizio che, definire in odore di mafia (all'epoca dei fatti ovviamente, oggi abbiamo la certezza che lo fosse), era forse riduttivo. Il famoso stalliere di Arcore, quel Vittorio Mangano che diversi anni dopo verrà definito un eroe. Sentiamo un po' cosa dice il Cavaliere dello Stalliere... e di come era disposto (testimoni i carabinieri a quanto dice lui) a dargli trenta milioni.





In quest'ultimo video, invece, sentiamo cosa ci dice Travaglio del rapporto fra Berlusconi e Berlusconi in merito alle "richieste ricattatorie". Si parla della lettera saltata fuori (con ben 4 anni di ritardo rispetto al sequestro) nel processo a Massimo Ciancimino. Lettera che sembra (mi pare non ci sia ancora certezza al 100%) essere stata scritta da Totò Riina (o chi per lui), sicuramente indirizzata all' on. Berlusconi (quindi necessariamente intorno alle elezioni del '94, in cui divenne on. per la prima volta). Lettera in cui gli si chiede di mettere a disposizione una delle sue reti televisive, minacciandolo di un evento luttuoso e promettendo comunque in cambio un corposo aiuto alle elezioni (quindi siamo ragionevolmente un pelo prima delle elezioni).

Piccolo salto indietro nel passato.... proprio in quegli anni Sgarbi cominciava a manganellare un giorno si e l'altro pure tutti i membri del pool antimafia di Palermo, arrivando a definire Giancarlo Caselli un "assassino" (mi viene ribrezzo a scriverlo).
La datazione della lettera non è ancora precisa, ma si può ragionevolmente presumere che gli anni fossero praticamente gli stessi. Ma questa è solo una coincidenza.

Così come le famose elezioni nazionali del maggio 2001, in cui Forza Italia ha vinto 61 seggi su 61, non possono non essere quantomeno un campanello d'allarme. Non dico che tutto il voto siciliano sia controllato dalla mafia, ma che senza la mafia non sarebbe potuto esistere un cappotto del genere. Loro non votano mai emotivamente, questo almeno mi sia consentito di affermarlo con una certa ragionevolezza. Quindi questa è un po' più difficile che sia una coincidenza.

Alla fine del filmato Travaglio legge anche un'altra intercettazione in cui Berlusconi parla con Della Valle (allora socio in affari). E ancora una volta, il nostro eroe, si dice disposto a pagare il riscatto di un ricatto pur di essere lasciato in pace.
Denuncia alle autorità? Non pervenuta, a quanto pare. Fate voi.

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