giovedì 11 marzo 2010

Ministro, le prudono le mani?




Niente da fare. Anche questa occasione non è andata sprecata. Ancora una volta il sultano e i suoi sgherri non hanno rinunciato a dimostrare il loro vero volto, il loro modo di intendere il “governo” di questo paese. Non solo la faccia di tolla ceronata ha avuto il coraggio di mentire in maniera spudorata sull'episodio delle liste irregolari, inanellando, minuto dopo minuto, una fantasiosa ricostruzione (curata personalmente dal Berlusco-investigatore) piena di menzogne e falsità.
Ovviamente, pur essendo una conferenza stampa, e quindi luogo deputato alle domande dei giornalisti, nessuno si è alzato per smentire questo ducetto in delirio. 
Ha raccontato balle su balle, smentendo addirittura i suoi house organ (Libero e il Giornale), sapendo che nessuno avrebbe fiatato o gli avrebbe fatto presente che la sua ricostruzione è per l'appunto sua, cioè inventata da lui.
Non contento, quando un contestatore gli ha rivolto domande provocatorie, gli ha scatenato contro il suo cane da guardia preferito, il famoso Ignazio La Rissa, uomo a cui da una vita prudono le mani, ma che per sua fortuna (e perché ben protetto da una scorta) non ha mai incontrato qualcuno che gli facesse assaggiare un po' di bastonate. E tutto è diventato surreale. 
Un ministro della Repubblica (che solo incidentalmente si occupa di difesa) che mena un giornalista non si era mai visto.
Ma anche in questo l'Italia è sempre avanti anni luce rispetto agli altri paesi.
Nel giro di pochi giorni, dalla banda di corruttori che ridevano sui cadaveri caldi siamo passati ad un decreto per spiegare ai giudici come interpretare la legge (del più forte) fino ad un ministro dalle mani facili. Mancano soltanto delle squadracce in divisa (ma per quelle si stanno attrezzando) e poi saremo al completo.

Non si sa più cos'altro ci attende, ma credo che la resa dei conti sia vicina.

Stanno scherzando col fuoco. E si sa che fine fa chi scherza col fuoco...

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