sabato 6 febbraio 2010

Morti bianche... e queste cosa sono?

Che l'Italia abbia una media di circa 4 morti al giorno sul lavoro credo sia ormai tristemente risaputo. Le cosiddette morti bianche -i morti sul lavoro, quelli che ipocritamente ammantiamo di bianco per poi dimenticare in fretta - sono spesso finite al centro del dibattito mediatico in passato. Tanto da spingere il Presidente della Repubblica a fare diverse dichiarazioni in merito. Salvo poi, ovviamente, essere dimenticate in fretta.
Oggi, purtroppo, assistiamo ad un altro tipo di morti per lavoro.
Morti senza colore, o che se un colore hanno è quello del pane. Quelli che si ammazzano perché il lavoro l'hanno perso.
Togliersi la vita è il gesto di protesta per eccellenza. Togliersi la vita è gridare al mondo la propria rabbia e la propria disperazione. Ma togliersi la vita perché non si ha lavoro, perché non si riesce più a vedere un futuro, è qualcosa di molto di più. È l'urlo più forte che un essere umano possa lanciare. È qualcosa che dovrebbe scuotere profondamente ognuno di noi, e farci riflettere davvero su cosa sta succedendo e su cosa potrebbe succedere. Eppure non mi sembra succeda molto.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Presidente della Repubblica. Ma non mi risulta abbia ancora esternato al riguardo.

L'Italia è veramente sull'orlo del baratro, mai come oggi. E non credo a causa della crisi, o meglio, non solo. Ma anche e soprattutto perché molti falsi imprenditori stanno usando la crisi come scusa per de-localizzare se non, in qualche caso, per rubare. Il tanto decantato sistema di piccole e medie imprese si è trovato a boccheggiare non appena le banche hanno chiuso i cordoni. E la situazione diventa sempre più drammatica. Tanto drammatica che pure Minzolini comincia a far fatica a nasconderla. Ci vorrebbe una politica seria per affrontare tutto ciò, ma il nostro parlamento è impegnato a far altro.

Gli italiani, dai tetti, stanno cominciando a saltar giù. Quanti ne servano ancora prima che si cominci a discuterne e possibilmente ad agire non è dato saperlo.

Fin qui tutto bene. Fin qui tutto bene. Fin qui tutto bene.

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